PISTOIA SOTTERRANEA: con i bambini alla scoperta del più lungo percorso ipogeo della Toscana.

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Con i bambini alla scoperta di Pistoia Sotterranea: un affascinante percorso archeologico ipogeo che si snoda per circa 650 metri sotto la città, il più lungo della Toscana, seguendo sotto il centro storico l’antico percorso del Torrente Brana.
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L’ingresso per le visite a Pistoia Sotterranea si trova presso il vecchio ingresso dell’Ospedale del Ceppo, l’antico ospedale di Pistoia fondato nel XIII secolo.
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La visita guidata inizia nel cortile dell’Ospedale dov’è l’Anfiteatro Anatomico più piccolo del mondo, risalente alla fine del 1700 in puro stile neoclassico, elegantemente decorato dall’artista pistoiese Giuseppe Vannacci e funzionante fino a fine Ottocento. Pistoia, infatti, già nel 1666 era sede di una importante scuola di medicina.
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La saletta è piccolissima: al centro si trova il tavolo anatomico, ai lati si innalzano due file di banchi dai quali 10 studenti di medicina e chirurgia frequentavano le lezioni di anatomia. Su uno dei due lati si trova lo scranno dell’insegnante che durante la lezione rimaneva sempre seduto e non si avvicinava mai al cadavere ma faceva lezione con una lunga bacchetta di legno che utilizzava per mostrare i dettagli agli studenti. Preparare i cadaveri e incidere chirurgicamente infatti veniva demandato agli infermieri mentre i corpi utilizzati per le lezioni erano quelli delle persona senza nome o non reclamati da alcun familiare. Visita un po’ macabra ma interessante, anche per i più piccoli.
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Tornati indietro verso la biglietteria ci dirigiamo in Piazza San Lorenzo dove iniziamo il percorso sotterraneo. Scendiamo delle scalette e andiamo alla scoperta delle radici storiche di Pistoia viste da una insolita prospettiva: quella delle sue radici murarie, le fondamenta. Camminiamo all’interno di una galleria in laterizio a volte, lungo l’antico letto del torrente Brana che qui scorreva fino al XIV secolo, quando venne deviato all’esterno della terza cinta muraria della città e ridotto a Gora di Scornio, tutt’oggi esistente. Il corso d’acqua nel passare dei secoli venne coperto con grandi volte utilizzate come fondamenta degli edifici soprastanti: l’Ospedale del Ceppo, Piazza San Lorenzo, e le abitazioni di Via del Fiore. La guida ci  fa notare che passeremo sotto a tutto questo e Sofia è entusiasta della cosa.
Ci vengono spiegate le varie fasi costruttive dell’Ospedale, ma anche la relazione di questo con la città e la sua espansione nelle varie epoche storiche, non dimenticando l'importanza rivestita da Pistoia nel cammino verso Santiago de Compostela. 
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L’ospedale venne costruito non a caso lungo il corso d’acqua: questo serviva allo smaltimento dei rifiuti. La guida ci indica delle aperture nelle volte, sono piccole botole dalle quali venivano gettati nell’acqua i rifiuti dell’ospedale: i cocci rotti utilizzati dai malati, gli attrezzi utilizzati dai medici, gli avanzi di cibo. L’acqua, trascinando via tutto, aveva una funzione per così dire “purificatrice”.
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Il percorso inizia sotto Via del Frantoio, dove si possono ammirare i resti del medievale Frantoio del Ceppo, in particolare la ruota cinquecentesca del mulino.
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L’acqua che scorreva qui sotto veniva deviata manualmente nel momento in cui serviva al frantoio. Questo frantoio produceva sia l’olio necessario alla farmacia sia quello da vendere ai privati per finanziare così l’allargamento della struttura. Dei gradini indicano l'antico ingresso per l'ispezione e la manutenzione della ruota del mulino dalla sovrastante Via del Frantoio.
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Sofia però sta pensando ad altro: “…alle macchine e alle persone che in questo momento stanno passando sopra le nostre teste, ma qualche metro più in alto…” 
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La visita prosegue con il Ponte della Compagnia del Ceppo e la Zona dei Voltoni, nel vero senso della parola, perché qui le volte sono veramente enormi! 
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Passiamo quindi nella Zona dei Butti, dove la guida ce ne mostra alcuni ritrovati durante i lavori di restauro.
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I butti sono le stoviglie in ceramica usate anticamente per dare da bere e da mangiare ai malati, che una volta rotte o in caso di epidemia venivano gettate, “buttate” nel torrente. Sopra riportano i simboli dell’ospedale di Firenze e di quello di Pistoia.
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In questo primo tratto abbiamo ripercorso tutta Via delle Pappe.
Adesso oltrepassiamo l’area dell’Ospedale e ci inoltriamo sotto la città in direzione di Piazza San Lorenzo, incontrando le fondamenta di un antico monastero di suore, il Convento delle Oblate del sec. XV, collegato all’ospedale attraverso dei corridoi fino al 1800, quando  venne trasferito in un’altra zona.
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Costeggiamo quindi la Gora di Scornio, passiamo sotto la Zona delle Volte Rinascimentali e superiamo il Ponte dei Fraticelli della Vergine del Letto.
Il percorso prosegue sotto Piazza San Lorenzo e continua sotto le abitazioni di Via del Fiore. Questa è la zona più bassa dei sotterranei ed è necessario camminare un po' curvi.
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Incontriamo il Canale e il Mulino Beccaccini, aperto nel 1833 dall’omonima famiglia, chiamato anche Mulino Battiferro,  che fino agli anni ’40 produceva attrezzi agricoli per l’industria vivaistica locale.
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Tra gli attrezzi prodotti è la “pala Pistoia” creata appositamente per il trapianto delle piante.
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La guida ci fa notare una piccola finestra dalla quale gli uomini si affacciavano dall’esterno per controllare il lavoro della ruota.
Ma qui troviamo anche dei lavatoi: sono i vecchi Lavatoi di San Lorenzo dei sec. X-XVI. Lo stesso corso d’acqua utilizzato per i rifiuti dell’ospedale pochi metri prima era anche il luogo in cui le donne andavano a lavare i vestiti… si capisce quindi la facilità della propagazione di tante epidemie nel passato. 
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Passiamo accanto allo Scolmatore e sotto le Volte del Convento delle Convertite con archi sinuosi ed eleganti.
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La passeggiata prosegue lungo i resti della Torre, della Porta e del Ponte di San Lunardo, fino ad arrivare alle Mura Urbane del sec. XII e su suggerimento della guida scopriamo anche un’antica Iscrizione latina su pietra “ne aquae eleventur” (in modo che le acque possano essere sollevate).
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Il percorso di Pistoia Sotterranea è terminato. Saliamo le scalette e riemergiamo in superficie in Piazza San Lorenzo, vicino al Mulino Battiferro.   
Questo camminamento sotterraneo in realtà un tempo era molto più ampio, congiungeva la zona di Porta al Borgo con la Fortezza di Santa Barbara e i 650 metri che abbiamo percorso, aperti nel 2010 dopo cinque lunghi anni di lavori di recupero, ne sono solo una parte: sarebbe bello poterlo percorrere interamente!
Nell’attesa di ampliamenti futuri vi consiglio di scendere nei sotterranei con una visita guidata, come abbiamo fatto noi, o per prendere parte ad uno dei tanti eventi che qui vengono organizzati, ad esempio un concerto di campane tibetane.
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Informazioni
La visita, consentita solo con guida, dura un’ora circa ed è adatta anche ai bambini. E’ accessibile ai disabili e non vedenti, infatti è il più lungo percorso ipogeo in Italia accessibile a disabili e non vedenti.
Gli orari d’apertura sono:
dal 1/10 al 31/03 dalle 10,00 alle 18,00
dal 1/04 al 30/09 dalle 10,00 alle 19,00
Orario visite guidate: 10,30-11,30-12,30-14,00-15,00-16,00-17,00-18,00 (la visita delle 14,00 normalmente è in lingua inglese)
Presentando il biglietto di Pistoia Sotterranea negli altri musei del circuito “Insieme per la cultura” (Giardino Zoologico, Parco di Pinocchio, Storico Giardino Garzoni, Grotta del Vento, Cattedrale segreta di Prato) entrerete con “prezzi riservati ai gruppi”.
Per maggiori info e prenotare la visita:
I.R.S.A.
Istituto Ricerche Storiche e Archeologiche di Pistoia
Piazza Giovanni XXIII, 13
tel. 0573 368023
 
 
 
 


 

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