Il Museo dello Spedale del Ceppo a PISTOIA.
Lo Spedale
del Ceppo è l’antico ospedale di Pistoia fondato nel XIII secolo e
utilizzato ininterrottamente per oltre sette secoli fino al luglio 2013, quando
è stato sostituito dal nuovo Ospedale di San Jacopo.
Il nome e le origini sono avvolte nella leggenda: un ceppo miracolosamente fiorito durante l’inverno che avrebbe indicato il luogo in cui fondare l’ospedale o forse, più probabilmente, il tronco cavo di un castagno utilizzato per la raccolta delle offerte.
dal martedì al venerdì dalle 10,00 alle 14,00
sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle 18,00
chiuso il lunedì
Biglietti:
intero € 3,50
ridotto € 2,00
Per maggiori info:
Museo dello Spedale del Ceppo
Piazza Giovanni XXIII, 14
tel. 0573 371023
Pistoiainforma 800 012146
www.musei.comune.it
Il nome e le origini sono avvolte nella leggenda: un ceppo miracolosamente fiorito durante l’inverno che avrebbe indicato il luogo in cui fondare l’ospedale o forse, più probabilmente, il tronco cavo di un castagno utilizzato per la raccolta delle offerte.
Qualunque
sia la verità, è doveroso ammirare il fregio in terracotta invetriata policroma del loggiato esterno, dei
primi decenni del Cinquecento, opera di Santi
Buglioni e Giovanni della Robbia, raffigurante Le Sette Opere di
Misericordia e tondi istoriati.
E’ una delle opere più significative di Pistoia
e forse quella che maggiormente la identifica. Solo il fregio meriterebbe un
post a parte.
In occasione della nostra visita a Pistoia Sotterranea non potevamo perderci il Museo dello Spedale del Ceppo, soprattutto per l'estrema vicinanza dei due percorsi museali. Sotto il loggiato, infatti, sono gli ingressi al Museo
dello Spedale del Ceppo, a sinistra, e a Pistoia Sotterranea, a destra. Così dopo aver prenotato la nostra visita guidata a Pistoia Sotterranea, nell'attesa del nostro turno, ne approfittiamo per una visita alla parte storico-monumentale del complesso ospedaliero.
Il percorso museale inizia nel vecchio ingresso dell’Ospedale, dove sono illustrate le sue vicende storiche e architettoniche dalla sua fondazione nel 1277 ad oggi.
Particolare
attenzione è dedicata alla decorazione
in terracotta invetriata policroma del loggiato esterno, dalla
realizzazione al recente restauro. Presenti molti pannelli multimediali
esplicativi.
Le successive Sale
storiche dell’Ospedale testimoniano la grande tradizione medica della città. Pistoia, infatti, già nel 1666
era sede di una importante scuola di medicina e chirurgia.
Nella seconda sala, ex corsia maschile, sono conservati
numerosi strumenti chirurgici del
XVIII-XIX secolo, suddivisi per branche mediche, all’interno di otto teche
che ricreano idealmente i letti dei pazienti. Lungo le pareti sono gli antichi dipinti delle testate dei letti, ognuno
con il relativo numero.
A proposito di attrezzi medici, una curiosità: lo sapete che a Pistoia
fu inventato un coltellino chirurgico affilatissimo, il Pistorienses Gladii,
precursore del moderno bisturi?
Una sezione è dedicata alle malattie mentali e all’ex Ospedale Psichiatrico delle Ville
Sbertoli, fondato nel 1868 e chiuso nel 2006, con la proiezione di alcune
sequenze del film “L’Ospite” girato alle Ville Sbertoli da Liliana Cavani nel
1971 e l’esposizione di disegni eseguiti da alcuni pazienti. A Sofia sono
piaciuti in particolare quelli di un certo Gino, perché molto colorati e
allegri.
Accanto ai disegni è esposta una inquietante macchina per l’elettoshock e con mia grande sorpresa scopro che
viene ancor oggi utilizzata, anche se in rari casi e solo con consenso
informato e sedazione del soggetto, ma il solo pensiero mi fa ugualmente rabbrividire.
Al centro della sala sono due postazioni interattive, ideali per
bambini, che hanno catturato subito l’attenzione di Sofia: due giochi attraverso i
quali ricomporre il busto anatomico e l’encefalo.
Infine alcuni busti
e lapidi di medici illustri che hanno reso famoso l’ospedale e l’Accademia Medica “Filippo Pacini”, qui
istituita nel 1928 e della quale sono conservati nel corridoio adiacente alcuni
stalli lignei, accanto ad una ottocentesca macchina del parto, per la
simulazione di quest’ultimo durante le
lezioni.
Nell’ultima sala un antico testo medico, il gigantesco “Atlante di anatomia dell’uomo”, busti di medici illustri, il microscopio utilizzato da Filippo Pacini per le sue ricerche e in un armadio vasi dell’antica farmacia dell’ospedale, databili dal XVIII al XX secolo.
Nell’ultima sala un antico testo medico, il gigantesco “Atlante di anatomia dell’uomo”, busti di medici illustri, il microscopio utilizzato da Filippo Pacini per le sue ricerche e in un armadio vasi dell’antica farmacia dell’ospedale, databili dal XVIII al XX secolo.
Il percorso museale, fino a qui libero, prosegue
con la visita guidata all’Anfiteatro
Anatomico più piccolo del mondo. La visita a questa piccola aula è comune a
entrambi i percorsi museali, dello Spedale del Ceppo e di Pistoia Sotterranea, e decidiamo di effettuarla con quest’ultimo perché senza accorgercene è giunta
l’ora della nostra prenotazione.
Informazioni
La visita è adatta anche ai bambini ed è accessibile ai disabili.
Gli orari d’apertura sono:La visita è adatta anche ai bambini ed è accessibile ai disabili.
dal martedì al venerdì dalle 10,00 alle 14,00
sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle 18,00
chiuso il lunedì
Biglietti:
intero € 3,50
ridotto € 2,00
Per maggiori info:
Museo dello Spedale del Ceppo
Piazza Giovanni XXIII, 14
tel. 0573 371023
Pistoiainforma 800 012146
www.musei.comune.it
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