CANDALLA: tra cascate e incantevoli piscine naturali.
Nel cuore della Versilia, a Lombrici, alle
pendici dei monti che circondano Camaiore, si trova Candalla, una valle
profonda e stretta, lungo la quale scorre il Rio Lombricese.
Una
vegetazione lussureggiante, opifici diruti,
meravigliose cascate e piscine naturali in cui tuffarsi, fanno di questa valle
un luogo magico.
La
rivista britannica The Guardian nel 2014 ha stilato
una classifica delle più belle piscine naturali italiane e non a caso Candalla si è posizionata al quinto posto.
Qui la vegetazione è talmente rigogliosa e fitta che spesso il sole
non riesce a passare attraverso le fronde degli alberi. Il verde, nelle sue
varie tonalità, è il colore predominante, interrotto qua e là dal grigio dei
resti di alcuni opifici, un grigio comunque tendente al verde perché le pietre
sono ricoperte di muschio ed edera: la natura poco a poco si sta riappropriando
dei brandelli di muri, quasi a voler cancellare l’intervento dell’uomo in
questa valle, trasformandolo in un luogo senza tempo. Nell’aria l’odore di
muschio, di foglie, di terriccio e come sottofondo il rumore dello scorrere dell’acqua,
oltre ovviamente al chiacchiericcio dei bambini. Ma ciò che affascina maggiormente
è la presenza dell’acqua: innumerevoli cascate e piccole piscine naturali in cui tuffarsi per
un bagno rinfrescante o immergere i piedi stando seduti su una roccia o su un
tronco.
La
nostra escursione lungo le sponde del Rio Lombricese….
Seguiamo le indicazioni per l’Osteria di
Candalla e, giunti in prossimità del locale, parcheggiamo lungo la strada che
costeggia il Rio.
La strada è lunga circa mezzo chilometro, e considerando i divieti di sosta posti nei punti più stretti, i posti disponibili per parcheggiare non sono molti.
La strada è lunga circa mezzo chilometro, e considerando i divieti di sosta posti nei punti più stretti, i posti disponibili per parcheggiare non sono molti.
Nel periodo estivo esiste anche un servizio di bus navetta per raggiungere Candalla da Camaiore, limitato però al finesettimana.
Subito
dopo l’Osteria, con i tavolini che danno direttamente sul torrente, incontriamo
sulla sinistra un gruppetto di case e sulla destra il "Sentiero da
Saudade", dedicato ai soldati brasiliani che lo percorsero nel 1944 per
affrontare il nemico.
Ancora pochi passi e davanti
a noi, a sbarrarci la strada, troviamo il Mulino Benassi, un mulino diroccato del
XIX secolo la cui struttura originaria risale però al XIV secolo. Ancora
visibile una vecchia ruota dentata.
Notiamo anche uno strano seggio e, scesi
pochi scalini, una sorgente di acqua freschissima.
Il mulino è recintato ed
un’ordinanza del sindaco ne ordina l’inagibilità e il divieto di transitare o
sostare nelle immediate vicinanze.
A fianco
del mulino una cascata si
getta in una vasca profonda, una vera piscina naturale, perfetta per fare un
tuffo e anche se l’acqua è gelida un turista tedesco ne
approfitta.
Sulla
sinistra, sopra il torrente, un ponte
in pietra e attraversato questo troviamo una indicazione "Anello Magicandalla:
Candalla-Mulini-Casoli".
Si sale
lungo un tratto cementato che giunge ad una sorgente. Questo primo tratto è
ripido ma breve.
Dalla fontana
inizia una mulattiera provvista di cartelli naturalistici che descrivono la
fauna della zona.
Sopra di
noi, oltre il torrente, incombe la parete del monte Penna (497m).
Qui si arrampicano i climber più forti, chiamati appunto “candalliani”.
Con nostra grande sorpresa ne scorgiamo uno e ci fermiamo per alcuni minuti ad osservarlo…
Qui si arrampicano i climber più forti, chiamati appunto “candalliani”.
Con nostra grande sorpresa ne scorgiamo uno e ci fermiamo per alcuni minuti ad osservarlo…
Ripresa
la passeggiata, incontriamo subito un bivio: a
sinistra il sentiero che conduce a Casoli, a destra la via dei Mulini. Noi
abbiamo provato entrambi.
Il primo
percorso è piuttosto ripido e faticoso ma fattibile anche per bambini,
ovviamente non piccolissimi, e termina nei pressi del Bar di Casoli, ideale per
fare una pausa con un gelato.
Il secondo percorso invece prosegue in piano costeggiando il Rio ed è meno impegnativo. Lungo questo sentiero si incontrando numerosi opifici nati sul fiume per sfruttarne l’energia, quali pastifici, mulini, frantoi, folli per la lavorazione della lana e della canapa, polverifici e ferriere, tutti quanti ridotti ormai a ruderi.
Questa zona conserva anche un importante sito archeologico con ripari risalenti all'Età del bronzo.
Il secondo percorso invece prosegue in piano costeggiando il Rio ed è meno impegnativo. Lungo questo sentiero si incontrando numerosi opifici nati sul fiume per sfruttarne l’energia, quali pastifici, mulini, frantoi, folli per la lavorazione della lana e della canapa, polverifici e ferriere, tutti quanti ridotti ormai a ruderi.
Questa zona conserva anche un importante sito archeologico con ripari risalenti all'Età del bronzo.
Dei due
percorsi questo è sicuramente il più bello, le bellissime cascatelle e le piccole piscine naturali sono un invito continuo….
La
mulattiera che porta a Casoli e la via dei mulini sono collegate dal sentiero
che unisce Casoli a Metato, in modo da formare un percorso ad anello, il Magicandalla appunto, che noi
però non abbiamo completato.
Ci
torneremo presto, magari durante un’afosa giornata estiva, forse per percorrere
l’anello completo, sicuramente per godere di nuovo di questo bellissimo posto,
farci un bagno e fermarci a mangiare all’Osteria di Candalla.
Un unico appunto: Candalla è un luogo fatato che merita di essere rispettato e tutelato affinché non perda questa magia.
Per maggiori
informazioni:
Commenti
Posta un commento