Acquario di Livorno: un’immersione in un mare di scoperte.


Se sei a Livorno e viaggi con bambini non puoi fare a meno di visitare l'Acquario. Io ci sono stata giusto ieri con Sofia, che da giorni mi chiedeva insistentemente di tornarci.
E' situato sul lungomare, vicino alla splendida Terrazza Mascagni, l'ideale per abbinare la visita ad una piacevole passeggiata.
Si sviluppa su due piani per un totale di 3.000 mq, con circa 2.000 animali di oltre 300 specie diverse: l’Acquario vero e proprio con le 33  vasche che riproducono i vari tipi di habitat marini al piano terra e il Rettilario dedicato ad insetti, anfibi e rettili al primo piano.
Unica struttura del genere in Toscana, l’Acquario di Livorno è di dimensioni contenute e adatto ai bambini, anche molto piccoli.
Una visita all'Acquario è utile per far conoscere ai bambini l’ambiente marino ma anche per insegnare loro a rispettarlo.
Un luogo di apprendimento ideale, non solo per i piccini. Io, per esempio, fino a ieri non sapevo che il polpo ha tre cuori e voi lo sapevate?
La visita ha una durata di circa 1ora e 30 minuti e si snoda lungo un percorso diviso in aree tematiche.
Al piano terra si susseguono, nell’ordine, le ricostruzioni dei seguenti ambienti marini: 
"Il Mar Mediterraneo" con varie vasche che rappresentano la biodiversità del nostro mare, con la bellezza dei suoi fondali e ospiti quali crostacei, ricci e stelle marine di vari tipi.
"Il Santuario Pelagos e Aree Marine Protette" con riferimento alla vasto santuario istituito tra territorio francese, monegasco e italiano per la protezione dei mammiferi marini e l'area marina protetta delle Secche della Meloria. In una grande vasca è riprodotto un ecosistema tipico del litorale tra Livorno e Piombino e gli animali che lo popolano quali donzelle, castagnole, gattopardi (di mare), saraghi e ancora stelle marine.
"La vasca tattile con i pesci piatti", una specie di piccola piscina dove si possono accarezzare le razzeSofia purtroppo, con sua grande delusione, non è riuscita a toccarle perché se ne stavano pigre sul fondo e a nulla sono valsi i suoi tentativi di richiamo con la manina nell'acqua. 
In ogni caso vederle così da vicino è stato bellissimo!
"Le meduse e la plastica". In una vasca troviamo delle bellissime meduse quadrifoglio, il nome deriva dal caratteristico disegno a quadrifoglio che hanno sulla sommità dell’ombrello,  e nell’attigua dei guanti di lattice in modo da evidenziare che le meduse vengono trasportate dalle correnti proprio come la plastica e per tanti animali marini è facile confondersi e scambiare dei rifiuti per cibo. Queste due vasche hanno lo scopo di sensibilizzare i visitatori sul tema dei rifiuti e la salvaguardia di un ambiente così fragile. 
"L'Oceano indiano" con la grande vasca degli squali zebra e squali pinna nera, è sicuramente uno dei pezzi forti dell’Acquario. Lo squalo pinna nera è così chiamato per il colore delle sue pinne, mentre lo squalo zebra solo da piccolo ha la livrea a strisce perché crescendo diventa a pois. Ci sono anche i grossi pesci napoleone dai colori brillanti che con la loro gobba sulla testa ricordano il cappello di Napoleone, anche se Sofia non sa chi sia, e i pericolosi pesci scorpione.
Ma i veri protagonisti della vasca sono Ari e Cuba, le grandi tartarughe verdi. 
Sia Ari che Cuba sono due esemplari importati illegalmente, abbandonati e adottati prima dall'Acquario di Genova ed in seguito dall'Acquario di Livorno. 
Cuba è un esemplare maschio trovato nel 2000 da Claudia Gili, allora veterinaria dell'Acquario di Genova, all’interno di un pacco accompagnato da una breve lettera che ne rivelava la data di nascita (agosto 1996) e la provenienza dall’isola di Cuba, da cui il nome.
Ari invece è un esemplare femmina trafugata appena nata, nel 1991, da un turista italiano in vacanza alle Maldive proprio dall'atollo Ari, dal quale ha preso il nome. Oggi ha un peso stimato di circa 180 chili e una lunghezza dalla testa alla coda di 160 centimetri.
La magia di questi animali conquista tutti, grandi e piccini. Qui, superfluo dirlo, abbiamo passato un bel po' di tempo: da un lato Sofia incantata davanti al vetro e le tartarughe che lentamente le si avvicinano curiose, quasi a volerla osservare negli occhi, dall'altro. 
"Kelp", novità di quest'anno, una vasca con macroalghe alte diversi metri, una vera e propria foresta sommersa. 
"La Galleria del Mediterraneo" dove una serie di vasche riproducono la costa rocciosa del litorale ligure-tirrenico, con la posidonia e i pesci quali le salpe, le castagnole comuni e le castagnole rosse, i pomodori, i ricci di mare, le cernie e le murene. Ma anche pesci trombetta e pesci tamburo, coralli e gorgonie. 
"Il tunnel dei pesci con le ali". Lasciata la zona mediterranea si passa dentro un bellissimo tunnel creato all’interno di una vasca d’acqua che ricostruisce la darsena del vecchio porto mediceo della città. Sopra le nostre teste nuotano gattucci e trigoni viola, mentre eleganti aquile di mare con il loro volteggiare ricordano veramente degli uccelli che volano! Anche qui, ovviamente, la nostra sosta è durata a lungo.
"I mammi del mare", così chiamati perché  in alcune specie la gestazione è affidata al maschio, come per i cavallucci marini e i pesci cardinale. 
"Scogliere coralline dei mari tropicali", le vasche di maggior impatto visivo per i colori dei pesci.
Qui sono i simpatici pesci pagliaccio, tanti piccoli Nemo, in perfetta simbiosi con gli anemoni di mare e in compagnia di altri pesciolini come il pesce balestra coda rosa, il pesce angelo imperatore ed alcuni pesci bandiera.
In questa area troviamo anche la vasca con le murene, per la precisione la murena verde, così chiamata per la sua colorazione della pelle, la murena pettine e la murena stellata. La nostra sosta qui è servita a Sofia  per conoscere un po' di più questi pesci, che confondeva con le anguille elettriche, e temerli un po' meno. Non so spiegarmelo ma a tanti bambini le murene incutono timore più degli squali!
"I tesori del Mediterraneo". Questa ultima grande vasca, visibile dai quattro lati, ospita insieme ai pesci tipici del Mar Mediterraneo quali dentici, branzini, scorfani rossi, cernie e orate, la riproduzione di un relitto di nave greco-romana ritrovata nel pisano. La vasca su un lato si affaccia su un piccolo auditorium creato per soffermarsi ad ammirare questo splendido paesaggio marino. Sofia, invece, costantemente incollata alla vasca, esattamente come alcune stelle marine dall'altra parte del vetro.
Terminata la visita alla sezione "marina" e dirigendoci verso il piano superiore si  entra in un corridoio dove troviamo appesi tanti cartelloni con storie divertenti e istruttive allo stesso tempo che hanno come protagonisti i pesci: "Mirabella la medusa sbadatella", "Edmondo capodoglio giramondo", "Gennaro il calamaro", "Diletta la stella perfetta", "Samantha l'elegante manta"… solo per citarne alcune. Ho letto a Sofia solo le prime tre, le altre le ho fotografate e le ho lette con calma durante il viaggio di ritorno a casa, così è stato più divertente anche il rientro.
La visita prosegue al piano superiore con la parte "terrestre" un'enorme stanza dove seguendo il percorso "Un Nuovo Mondo", si possono osservare insetti, anfibi e rettili all'interno dei loro terrari.
In particolare,  la bellissima e velenosa rana freccial'iguana, il camaleonte, proprio come quello di Rapunzel, la tartaruga ragno, l’insetto stecco, la rana cornuta, il drago barbuto e il granchio di Halloween che con i suoi colori arancio e viola sembra pronto per “dolcetto o scherzetto”.
Qui è stato allestito un vero e proprio formicaio delle formiche tagliafoglia, con la grandissima “teca nido” posta all’ingresso del rettilario e la “teca stoccaggio” in fondo alla stanza,  collegate da tubature trasparenti che attraversano l’intera sala ed all’interno delle quali si muovono le formiche intente a trasportare le foglie che esse stesse tagliano. Una vera e propria società organizzata e un esempio di agricoltura nel regno animale, formiche non solo operaie ma anche contadine: questi curiosi animali non si nutrono delle foglie che sminuzzano e trasportano ma del fungo che coltivano usando le foglie come terriccio!
Con una breve uscita sulla terrazza panoramica termina la nostra visita all'Acquario. L'ultima tappa, però, è al gift shop perché Sofia ha già visto un peluche da riportare a casa come ricordo!
Curiosità
L'Acquario di Livorno collabora, attraverso il suo Centro di Recupero delle Tartarughe, alla campagna di comunicazione 2019 per la salvaguardia della nidificazione della tartaruga caretta caretta. Molteplici tentativi di nidificazione, infatti, sono stati rintracciati negli ultimi tempi lungo la costa toscana, da Tirrenia (Pisa) fino a Capalbio (Grosseto). Presso la biglietteria sono disponibili gli opuscoli "Chi trova un nido trova un tesoro" con le indicazioni da seguire in caso di tale scoperta. 
Informazioni pratiche
L’Acquario organizza visite guidate sia alla zona marina che al rettilario, sia in forma tradizionale per grandi e piccini che in chiave divertente e mirate espressamente ai bambini come "A spasso con la tartaruga" e “La tartaruga ci insegna a proteggere il pianeta” in compagnia di un esperto biologo in veste di Tartaruga. Durata 1 ora, partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso.
Nelle giornate indicate in calendario,  inoltre, l'Acquario offre ai propri visitatori  dei momenti "Speach" di approfondimento tenuti da biologi esperti lungo il percorso di visita. Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso.
Molti gli eventi organizzati durante l’anno per i bambini, dalle feste di compleanno alla possibilità di dormire con il sacco a pelo davanti alla vasca del relitto.
E' inoltre possibile acquistare un piccolo biglietto aggiuntivo per accedere al percorso Dietro le Quinte, della durata di circa 45 minuti, che spiega come il personale si prende cura di tutti gli animali e del loro benessere.
La struttura è accessibile a passeggini e diversamente abili.
Ampio parcheggio comodo proprio davanti all'ingresso. 
Per maggiori informazioni:
https://www.acquariodilivorno.it/
Ricorda: se visiti l'Acquario di Livorno conserva il biglietto e presentalo al Parco Cavallino Matto, avrai una riduzione sul biglietto di ingresso.
 




 









 



 

 



 

 

 





 



 

 







 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

Canyon Park sul torrente Lima a Bagni di Lucca (Lu).

Risalendo con i bambini l'ORRIDO DI BOTRI (LU)

CANDALLA: tra cascate e incantevoli piscine naturali.