Alla scoperta della Fortezza di MONTECARLO (di Lucca).

In occasione dell'Open Week della Valdinievole lo scorso fine settimana siamo andati con i nonni in un piccolo e delizioso borgo medievale: Montecarlo di LuccaLa Toscana è ricca di borghi medievali perfettamente conservati,  molti di questi associano addirittura il loro nome a vini di fama internazionale e Montecarlo ne è un tipico esempio, ma ciò che distingue questo piccolo paese da tanti altri è il fatto di avere una vera e propria fortezza perfettamente conservata. Noi siamo andati alla sua scoperta.
MONTECARLO DI LUCCA
Visitare la  Fortezza con i bambini significa immergersi nella storia del territorio, rivivere le atmosfere medievali, rievocare battaglie, assedi, guerre fra Guelfi e Ghibellini. 
Montecarlo sorge su un colle isolato, a metà strada tra la Montecatini e Lucca; tutt'intorno, su un territorio dolcemente collinare, olivi e viti a perdita d'occhio. Il panorama da solo meriterebbe una visita. 
Sul punto più alto della collina, come si addice ad ogni borgo medievale, è la Fortezza, costruita nei pressi delle rovine del Castello di Vivinaia, residenza della contessa Matilde di Canossa, distrutto insieme all'omonimo borgo dai fiorentini in fuga nel 1331. (Vivinaia era luogo di produzione di uno dei vini più buoni della Toscana, già apprezzato al tempo dei Romani). 
MONTECARLO DI LUCCA
Prima di iniziare la visita, un consiglio: parcheggiate l'auto all'ingresso del paese e salite a piedi in modo da ammirare l'imponente fianco della fortezza.
MONTECARLO DI LUCCA
L'aspetto attuale della Fortezza è il risultato di più fasi di costruzione, che dal XII sec. arrivano al XVI sec. Dal XVIII sec. la fortezza è proprietà privata della famiglia Pardocchi Menchini che l'ha costantemente restaurata con cura e passione. Ad accoglierci in questa nostra visita è infatti il proprietario che con gentilezza e disponibilità ce la illustra e ci fornisce una piccola guida cartacea che ci accompagnerà nella scoperta di questo gioiello.
Il primo ambiente che troviamo uscendo dalla biglietteria è un piccolo ma bellissimo giardino all'italiana, la cui realizzazione risale ai primi del '900, con siepi di bosso, piante di agrumi, rose e acanto. Anticamente questo spazio era la piazza d'arme del castello.   
Oltrepassato il giardino troviamo la parte più antica della fortezza: la Rocca del Cerruglio, dal nome del luogo.
MONTECARLO DI LUCCA 
Davanti a noi due torri gemelle a sezione quadrilatera del XIII sec. entrambe in pietra salvo alcune integrazioni in cotto: a sinistra la Torre dell'Apparizione, che secondo la leggenda deve il nome ad un'apparizione della Madonna nella notte del 24 gennaio 1400 a protezione degli abitanti del paese dai soldati pisani; a destra la Torre di Santa Barbara, santa protettrice delle polveriere e delle fortezze. 
Nella torre di destra è l'unica entrata della Rocca, e qui da spiegare ai bambini due cose: per impedire l'ingresso del nemico lo spazio presente tra i due archi di pietra ospitava una grata da far scivolare a protezione del portone, portone che per le piccole dimensioni e la sua disposizione rendeva comunque vulnerabile il nemico anche in caso di assenza della grata, in quanto lo costringeva ad entrare uno alla volta e con la schiena rivolta verso l'altra torre. 
MONTECARLO DI LUCCA
Varcato l'ingresso si accede allo spazio interno della Rocca con tanto di via di fuga sulla nostra sinistra, denominata Porta del Soccorso, ma anche la cisterna e il forno per i periodi di assedio. 
MONTECARLO DI LUCCA
Oltre l'acciottolato il mastio, inizialmente isolato, il nucleo più antico dell'intera costruzione, un massiccio torrione semicircolare di pietra con coronamento merlato risalente al XII sec.
MONTECARLO DI LUCCA
Da far notare ai bambini che l'ingresso è rialzato e gli attuali gradini in passato erano sostituiti da una scala in legno che poi veniva tirata all'interno dagli occupanti. 
Sull'architrave lo stemma del Comune di Lucca.
Accanto all'ingresso alcune palle di cannone.  
Il torrione ha 5 piani:
il piano interrato che serviva da cisterna per l'acqua piovana;
il piano seminterrato dove venivano conservate le scorte di cibo o eventuali prigionieri;
il piano terra, unico praticabile, con caminetto per riscaldare e cucinare e con feritoie per controllare e per difendersi, ma anche con un piccolo gabinetto a caduta ricavato in un angolo;
il piano superiore che insieme al precedente costituiva il quartiere dei soldati;
l'ultimo piano per il controllo del territorio. 
MONTECARLO DI LUCCA
Da questo fortilizio triangolare, formato dalle due torri quadrate e dal torrione semicircolare collegate dalla cortina muraria, nel settembre del 1325 partì Castruccio Castracani per combattere contro i fiorentini nella celebre battaglia di Altopascio.
 MONTECARLO DI LUCCA
Uscendo dalla Porta del Soccorso, via di fuga della Rocca, ci ritroviamo in un grande prato dal quale è possibile ammirare la costruzione in tutta la sua imponenza.  
MONTECARLO DI LUCCA
Tornando indietro verso la biglietteria, incontriamo la Fortezza Medicea, realizzata da Cosimo I de' medici nella metà del XVI secolo per rinforzare la rocca in caso di attacco da parte di Siena.
MONTECARLO DI LUCCA
Passato l'arco collocato a sinistra della biglietteria,  sulla nostra destra vediamo l'entrata principale della costruzione medica, protetta in passato da ponte levatoio, cannoni e feritoie. Le feritoie sono tuttora visibili, mentre dei cannoni rimangono solo alcune palle sparse per la fortezza.
Salita la rampa, arriviamo alla Torre di Cosimo I dei Medici e una scala a chiocciola ci conduce ad una terrazza dalla quale è possibile ammirare un paesaggio che si apre a 360° su Lucca, il Monte Serra, la Valdinievole e Pescia. Altro particolare da far notare ai bambini: i gradini non hanno la stessa altezza, un espediente per rendere più difficile la salita al nemico.
MONTECARLO DI LUCCA
Dopo la torre si prosegue, costeggiando le mura, verso l'edificio ad archetti e visibili accanto ai nostri piedi, chiuse da griglie, 5 caditoie a difesa dell'entrata, dalle quali venivano lanciati contro il nemico pece, olio o acqua bollente. 
L'edificio provvisto di archetti costituisce il corpo di guardia, al dietro le stanze dei soldati.
MONTECARLO DI LUCCA
Percorso questo corridoio, arriviamo alla Torre Mozza o delle Gobbine, dalla quale si ammira un quadro d'insieme della fortezza veramente suggestivo.
MONTECARLO DI LUCCA
Da qui notiamo come la rocca medievale sia divenuta un tutt'uno con la fortezza medicea grazie alle possenti mura ad arcate di sostegno in mattoni.
MONTECARLO DI LUCCA
Il fronte della fortezza rivolto verso il paese ha doppia cortina muraria: una esterna con merli e una interna con beccatelli
MONTECARLO DI LUCCA
La visita della Fortezza per noi non è stata solo una piacevole passeggiata lungo camminamenti, antiche mura, bastioni e torri, ma anche un viaggio con i bambini nel passato militare di una rocca, ripercorrendo una storia quasi millenaria.
 
Montecarlo: brevi cenni storici.
Posto in posizione strategica  fra Lucca, Pisa e Firenze, il paese nacque quale avamposto fortificato di Lucca attorno al 1331 per ordine del re Giovanni di Boemia, accorso in aiuto dei lucchesi assediati dai fiorentini. E in onore del figlio Carlo, futuro imperatore nel 1346, Il borgo fu chiamato "Monte di Carlo", da cui poi è derivato Montecarlo. Per secoli teatro di battaglie  fra pisani, lucchesi e fiorentini,  nel 1775 con lo Stato Fiorentino perse interesse strategico e passò a vita più tranquilla.
 
Per la visita della Fortezza:
La Fortezza di Montecarlo è visitabile il sabato e la domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00 nel periodo da Maggio a Ottobre e su prenotazione durante la settimana e tutto il mese di Novembre.
Per maggiori informazioni: 

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