Il Giardino dei Tarocchi a CAPALBIO: fra reale e surreale.
Il Giardino dei
Tarocchi è un parco artistico
realizzato da Niki de
Saint Phalle, pittrice, scultrice e regista
franco-statunitense. Prendendo spunto dal Parque Guell di Antoni Gaudí a
Barcellona e dal Parco dei Mostri di Bomarzo, l’artista ha creato un giardino
con ventidue imponenti sculture
in acciaio e cemento ricoperte di
vetri, specchi e ceramiche colorate, tutte
ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, da cui deriva
appunto il nome del parco.
Il Giardino dei Tarocchi è uno
perfetto connubio di arte, natura e magia, di integrazione fra reale e surreale.
Niki de Saint Phalle si è dedicata alla sua realizzazione per più di diciassette anni, a partire dal
1979 fino al 1996, affiancata da operai specializzati e da un'équipe di famosi
artisti contemporanei. Un cantiere lungo, complesso, un’opera impegnativa fortemente
voluta dall’artista che l’ha totalmente finanziata.
L’artista
lo ha definito “il
sogno magico e spirituale della mia vita”…“Questo giardino è stato fatto con
difficoltà, con amore, con folle entusiasmo, con ossessione e, più di ogni
altra cosa, con la fede. Niente e nessuno avrebbe potuto fermarmi. Come in
tutte le fiabe, lungo il cammino alla ricerca del tesoro mi sono battuta in
draghi, streghe, maghi e nell’Angelo della Temperanza.”
Il
Giardino sorge in località Garavicchio, una frazione del comune di Capalbio
(GR), immerso nella splendida natura della maremma toscana.
Nonostante
il giardino sia ricco di vegetazione, alcune statue sono visibili già in
distanza, un po’ per l’altezza e un po’ per i colori sgargianti: questo vedere
non vedere ha reso i miei bambini ancora più impazienti di entrare.
Davanti
all’ingresso è presente un grande parcheggio libero con piccolo bar
adiacente. Ricordatevi
di portarvi dietro delle bottigliette d’acqua perché all’interno del parco non
ne troverete.
Il
giardino è letteralmente separato dal mondo esterno da un doppio muro di
recinzione creato da Mario Botta: varcando il suo ingresso circolare si ha la
sensazione di entrare in un mondo fiabesco, irreale.
L’artista
ha richiesto che non si effettuassero visite guidate nel suo giardino: ognuno
deve essere libero di dare la propria interpretazione, magari divertendosi con
i più piccoli a inventare e recitare una fiaba.
Oltrepassato
l'ingresso una strada sterrata in salita conduce alla grande piazza centrale
con la vasca circolare. La piazza è quasi ipnotica, un vero e
proprio caleidoscopio di colori.
La vasca è sovrastata dalle maestose figure della "Papessa" e del "Mago", i primi arcani
maggiori dei Tarocchi.
Dalla bocca aperta della Papessa sgorga una piccola
cascata che finisce nella vasca dove è collocata "La Ruota della Fortuna”, una scultura meccanica semovente realizzata da Jean Tinguely, marito dell'artista.
Dalla piazza si snodano i vari percorsi che costantemente in salita e discesa
seguono la sinuosità del terreno. Non esiste un vero e proprio itinerario
precostituito: ognuno può seguire il proprio percorso, magari facendosi guidare
proprio dai bambini. Ad accompagnarci nella visita saranno citazioni, messaggi e disegni
dell’artista incise sui vialetti in cemento.
Nel
giardino sono presenti molti gradini, anche piuttosto alti, per cui l’ideale è
visitarlo con bambini che già camminano bene. Possibile anche la visita con
passeggino ma se i bambini sono molto piccoli meglio marsupio o fascia porta
bebè.
Tutto
il giardino è una continua sorpresa, e non solo per i più piccoli:
"L’Imperatore", "Il Papa", "Gli Innamorati",
"Il Carro", "La Giustizia", "L’Eremita", "La
Forza", "L'Impiccato", "La Morte", "La
Temperanza", "La Torre di Babele", "La Stella",
"La Luna", "Il Sole", "Il Giudizio", "Il
Mondo", tutte sculture fra le quali perdersi, anche fisicamente, come
dentro un allegro labirinto multicolore, ma anche il Gatto "Ricardo",
i Serpenti e i Draghi lucenti con i quali giocare.
Una
nota particolare fra tutte le opere merita
l’”Imperatrice”, la scultura dominante l'intero giardino, enorme
e opulenta, che incarna perfettamente lo stile dell’artista. In realtà si
tratta di una statua-abitazione, meraviglioso connubio tra scultura e
architettura: questa gigantesca opera infatti al suo interno ospita il
soggiorno, la cucina, la camera da letto ed il bagno dove Niki de Saint Phalle
ha abitato durante i 17 anni impiegati per realizzare il parco.
Entrandovi
si rimane abbagliati da una vera e propria esplosione di luce: i pavimenti, le
pareti, i soffitti e persino i mobili sono interamente rivestiti da migliaia di
frammenti di specchi veneziani, un luogo veramente straordinario, un sogno ad
occhi aperti!
Il
giardino è un continuo susseguirsi di colori intensi e vivaci, di
forme morbide e avvolgenti, di luci abbaglianti e ipnotizzanti.
Visitandolo abbiamo avuto l'impressione di muoverci in un'atmosfera
incantata, in un modo fantastico.
Meta
ideale per grandi e piccini, si predispone a più chiavi di lettura, dalla
quella ludica più elementare e a quella esoterica più complessa.
Qualunque
sia la vostra chiave visitatelo con calma, godetevelo completamente: le sensazioni che
si provano nel visitarlo sono indescrivibili, soprattutto se come me lo
farete in compagnia di bambini.
Un solo consiglio per la visita: scegliete una giornata di sole, perché con il sole i riflessi delle opere sono ancora più belli.
Il
Giardino dei Tarocchi non è visitabile tutto l’anno, è aperto dal 1 Aprile al 15 Ottobre, dal
lunedì alla domenica dalle 14:30 alle 19:30.
Il
costo del biglietto è di 12 euro per gli adulti, 7 euro per gli studenti, gratis per i
bambini fino a 7 anni.
Per
volontà della fondatrice il primo sabato dei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo,
Novembre e Dicembre è possibile visitare il parco gratuitamente dalle ore
9,00 alle ore 13,00. Se il sabato è in un giorno festivo l’accesso gratuito
slitta al sabato successivo.
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